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Gli Atti del Convegno Internazionale "Le dessin napolitain" (Parigi, Ecole Normale Supérieure 6-8 marzo 2008) segnano una pietra miliare negli studi sull'arte del disegno nella capitale partenopea e nel meridione d'Italia. Promosso dall'lnstitut Européen d'Histoire de la République des Lettres e dall'Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli, l'incontro ha riunito più di 30 eminenti studiosi internazionali dell'arte napoletana tra il Rinascimento e Rococò. I contributi di alcuni brillanti giovani ricercatori e quelli di maestri illustri costituiscono un viatico dell'arte e della cultura del regno nei secoli d'oro. Dall'arte di Francesco Curia grande artista al servizio degli Arcivescovi napoletani a quelle di Aniello Falcone e Jusepe de Ribera, gli Atti presentano gli esordi della grande stagione napoletana. I caravaggeschi Caracciolo e Cavallino, l'internazionale Cavalier Massimo Stanzione, Filippo Napoletano e Salvator Rosa non fanno che preludere all'esplosione di fine secolo capeggiata da Luca Giordano e dal suo erede Francesco Solimena.